Visitare Parigi è
un’esperienza irrinunciabile per ogni persona, e fatta una volta vi ritroverete
a tornare, forse più volte, perché Parigi è sempre sorprendentemente unica, ma diversa
e da scoprire. È la città degli innamorati, delle persone curiose, semplici e complicate. Parigi è di tutti, non è una città tra tante, ma una città che entra nell’anima di chi la vive.
Accanto al rassicurante profumo del pane appena sfornato, ai lussureggianti monumenti e all’atmosfera tutta particolare dei suoi bistrot all’aperto, Parigi è come una nazione, fatta di mille anime e angoli di Paradiso. Uno di questi è il quartiere di Montmartre, leggendario, multietnico e in zona favolosamente collinare, di cui troverete qui una mini guida, per non perdersi i must da visitare e scoprirne molti altri da soli.
"Strappatemi il cuore, ci vedrete Parigi” (Louis Aragon)
Un tempo semplice villaggio di campagna dove di trovavano i
mulini che rifornivano Parigi di farina, nella seconda parte del 1860 Montmartre
diventa a pieno titolo parte della Capitale francese. Con la sua atmosfera
boehemienne diventa presto la culla di pittori e scrittori; Toluse-Lautrec vi
dipinse lì le ballerine di can-can, per non parlare delle creazioni di Picasso,
Branque e gli altri artisti che da qui regalarono il cubismo al mondo.
E’ una gioia per l’anima perdersi nelle superbe vedute della
Collina di Montmartre, nei suoi piccoli parchi fino a discendere nelle ripide
stradine acciottolate dove molte case sembrano inghiottite de un’edera verde
brillante.
A confine con il quartiere un po’ “equivoco” di Pigalle il Mouline Rouge, sotto alla sua
leggendaria insegna con il mulino rosso, è uno dei locali notturni simbolo di
questa zona, che ha regalato divertenti can-can e balli seducenti a orde di turisti,
oltre a grandi spunti per la filmografia americana. Camminando sulla stessa via
oltre al Museo dell’Erotismo
troverete molti negozi di generi alimentari per ristorarsi alla grande e il café des Deux Moulins dove lavorava la
celeberrima Amèlie del famoso film di Jean-PierrE Jeunet.
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Libri con La Valigia vi porta al Mouline Rouge di Parigi |
Lungo rue Lepic inconterete anche i famosi mulini gemelli di
Montmartre: Moulin de la Gallette,
oggi popolare balera, e Moulin Radet,
sede oggi di un famosa ristorante. Lungo rue des Saules potete trovare (udite
udite!) la piccola vigna Close du
Montmartre che dal 1933 ad oggi produce 850 bottiglie all’anno di vino vendute
all’asta per beneficienza. Nel vicino Musée
de Montmartre, edifico del 1600 dove vissero Renoir, Utrillo e Raoul Dufy è
possibile comprare qualche bottiglia del vigneto o andare oltre e fare una
pausa per appagare i sensi nel più famoso bistrot di Montmartre, La Maison Rose.
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Moulin de la Galette |
Una volta arrivati a rue de Cardinal Guibert potrete
ammirare l’Eglise Saint-Pierre de
Montmartre, costruita sul sito di un tempio romano dedicato a Mercurio, e
poi trasformata in Tempio della Ragione e ancora poi in Stabilimento Tessile.
Pochi passi ancora e si arriva finalmente all’ingresso della Basilica del Sacro Cuore, il cui bianco
dei marmi entra in meraviglioso contrasto nelle giornate di sole col blu dei
cieli parigini, affiancandosi alla meraviglia di una delle più belle vedute di
Parigi che si ammirano dalla limitrofa place
du Parvis du Sacré Coeur. E non stupitevi troppo se dalla scalinata della
chiesa risuonerà qualche artista di strada intonare non una canzone della Piaf, ma di Lady Gaga, all’arte non si
comanda.
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Il fascino senza tempo della Basilica del Sacro Cuore |
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